Fisioterapia e Neve: BINOMIO VINCENTE

Fisioterapia e Neve: BINOMIO VINCENTE

Presciistica: che cos’è?

Ci siamo. La stagione invernale è alle porte, e con essa anche la voglia di tornare a scivolare sulla neve!

La maggior parte dei comuni sciatori amatoriali è abituata a pensare che “se vado a sciare il weekend non ho bisogno di prepararmi a quell’evento”. Oppure, “pratico già un altro sport, sono pronto a qualsiasi sforzo sulla neve”. SBAGLIATO!

Ogni sport sviluppa delle proprie abilità specifiche, di conseguenza è importanti predisporsi ad esse tramite esercizi propedeutici. In questo caso sarà importante sviluppare forza e resistenza agli arti inferiori, oltre a un’ottima mobilità di base. Andremo inoltre a incrementare la stabilità e controllo del tronco attraverso esercizi propriocettivi e di core-control.

Hai mai pensato che se tu arrivassi preparato e allenato anche solo a quel weekend, sicuramente ti godresti di più quel momento? E soprattutto, incorreresti in un minor rischio di infortunarti?

Un allenamento presciistico personalizzato ha come obbiettivi:

·       la prevenzione dai più comuni infortuni sugli sci/snowboard;

·       il miglioramento della performance attraverso un incremento della resistenza allo sforzo;

·       la possibilità di goderti appieno la tua giornata sulla neve senza essere schiacciato dalla stanchezza o dai più comuni dolori muscolari!

 

Quali sono i maggiori infortuni sulla neve?

Ma quando e in che modo ci si fa male sugli sci? Molti incidenti avvengono all’inizio o al termine dell’attività poiché, a muscolatura fredda o affaticata, siamo più esposti a commettere errori o impossibilitati a correggerli.

Gli infortuni più frequenti sugli sci sono di natura distorsiva e coinvolgono l’articolazione del ginocchio (40% degli infortuni totali), seguiti dalle contusioni (26%), dalle fratture (17%), ferite (9%) e infine lussazioni (8%).

Situazione differente per lo snowboard, che vede al primo posto dell’infausta classifica le contusioni (32%), e a seguire le fratture (24%), in cui sono coinvolti principalmente gli arti superiori.

Contrariamente a ciò che si pensa, la maggior parte degli infortuni (73%) avviene per caduta accidentale dovuta a perdita di controllo degli attrezzi, mentre gli scontri sono solamente il 14% sul totale degli eventi.

Il ginocchio è il punto debole degli sciatori a causa delle maggiori sollecitazioni subite in torsione; caviglia e piede sono bloccati all’interno degli scarponi e i movimenti che si eseguono sciando determinano una serie di importanti sollecitazioni al ginocchio.

L’articolazione diventa così il fulcro sul quale si scarica la maggior parte dell’energia. Nei casi più gravi la distorsione può comportare quindi la rottura di uno o più legamenti (crociato anteriore, collaterale mediale e laterale)

E dopo aver sciato?

Bene, ora che abbiamo compreso l’importanza di un buon allenamento presciistico, non dimentichiamo come comportarci una volta che abbiamo finito di assaggiare la neve.

Molto spesso, nei giorni successivi a una giornata intensa di sci ci troviamo a   dover convivere con dei dolori muscolari piuttosto intensi (DOMS), soprattutto se non si è abituati a sopportare quel tipo di carichi di lavoro.

Perché trascinarseli per l’intera settimana e farsi condizionare da questi?

Una buona indicazione sarebbe quella di intervenire tramite opportuni trattamenti fisioterapici per ritrovare rapidamente uno stato di salute ottimale.

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